Friday, November 22, 2024

Europa: Pioniera nella Regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale

Must read

Diplomat Magazine
Diplomat Magazinehttp://www.diplomatmagazine.eu
DIPLOMAT MAGAZINE “For diplomats, by diplomats” Reaching out the world from the European Union First diplomatic publication based in The Netherlands. Founded by members of the diplomatic corps on June 19th, 2013. "Diplomat Magazine is inspiring diplomats, civil servants and academics to contribute to a free flow of ideas through an extremely rich diplomatic life, full of exclusive events and cultural exchanges, as well as by exposing profound ideas and political debates in our printed and online editions." Dr. Mayelinne De Lara, Publisher

L’Europa ha assunto un ruolo di leadership globale nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale (IA), adottando misure innovative per disciplinare questa tecnologia emergente. Il continente ha sviluppato un quadro legislativo unico al mondo, volto a gestire i rischi associati all’IA e a promuovere un uso responsabile e sicuro della tecnologia.

Regolamentazione Basata sul Rischio

La normativa europea sull’IA è costruita su un approccio basato sul rischio. Questo significa che i sistemi di IA sono classificati in base al loro potenziale impatto sulla società:

1. Rischio Limitato: I sistemi di IA che rientrano in questa categoria saranno soggetti a obblighi di trasparenza minimi.

2. Alto Rischio: Questi sistemi possono essere autorizzati solo se rispettano una serie di requisiti rigorosi. Tali obblighi includono garanzie di sicurezza, trasparenza e rispetto dei diritti fondamentali, per poter accedere al mercato dell’Unione Europea.

3. Rischio Inaccettabile: Sono proibite tecnologie che manipolano il comportamento cognitivo e sociale delle persone o utilizzano punteggi sociali. Anche l’uso dell’IA per la polizia predittiva basata sulla profilazione e i sistemi che classificano le persone in base a dati biometrici, come razza, religione o orientamento sessuale, sono vietati.

Il Compromesso di Bruxelles

Con l’arrivo di tecnologie avanzate come il chatbot ChatGPT nel novembre 2022, Bruxelles ha dovuto affrontare un delicato equilibrio. Da un lato, c’era la necessità di proteggere i diritti umani e i valori fondamentali dell’Unione Europea, messi a rischio dalla rapida evoluzione tecnologica. Dall’altro lato, gli industriali e gli investitori richiedevano regolamentazioni meno stringenti per non ostacolare gli investimenti e l’innovazione.

Questo dilemma è stato risolto con un compromesso che bilancia le esigenze di sviluppo tecnologico e tutela dei diritti umani. Il Regolamento definisce “sistema di intelligenza artificiale” in modo tecnologicamente neutrale, permettendo di adattarsi ai futuri sviluppi del mercato e tenendo conto dei rapidi progressi tecnologici.

Impatto Economico e Futuro

L’AI Act rappresenta un passo significativo per l’Europa, non solo in termini di regolamentazione, ma anche come motore economico. Nel 2023, solo in Italia, il mercato dell’IA ha registrato un aumento del 52%, con un afflusso di 760 milioni di euro, secondo quanto riportato da “Innovation Post”.

Grazie all’AI Act, l’Europa promuoverà le evoluzioni e le opportunità economiche offerte dall’IA, minimizzando al contempo i rischi per i suoi valori fondamentali. Questa normativa pone l’Europa come un attore chiave e innovativo a livello globale, capace di proporre un modello equilibrato e lungimirante per l’adozione dell’intelligenza artificiale.

- Advertisement -spot_img

More articles

- Advertisement -spot_img

Latest article